Ieri mattina, come tutte le domeniche, ho portato mia figlia a lezione di equitazione.
Il maneggio si trova in una località di mare e per arrivarci si deve passare da un lungo viale alberato (saranno circa 5 km) che a me piace molto perché ha alberi secolari che costeggiano i lati della strada e casette tipo chalet proprio a ridosso del fiume (lì lo shabby e la parola d'ordine!!).
Mentre percorrevamo questo viale, davanti a noi viaggiava una macchina d'epoca, piuttosto vecchia, e dato che andavamo piano a causa della pioggia, la mia mente ha cominciato a vagare indietro nel tempo fino agli anni 30/40...
Dentro l'auto si intravedevano due sagome e io immaginavo fossero due freschi sposini o due amanti segreti che si dirigevano verso il mare per una romantica passeggiata sotto la pioggerella...
Adesso mi vien da pensare che noi tutti immaginiamo tempi andati, vissuti da altre generazioni e ci viene un pò di nostalgia per non esser nati in quel periodo...
Oppure desideriamo case, arredamenti che vediamo qui su internet o sulle nostre riviste preferite che ci fanno sognare ad occhi aperti, ammirando (e a volte sopravvalutando) coloro che li possiedono...
Mi chiedo: ma se avessimo vissuto in quel dato periodo oppure avessimo la casa dei nostri sogni saremmo più felici di quanto non lo siamo adesso? Oppure vorremmo altro ancora?
Penso che sia giusto sognare, desiderare, ambire a qualcosa ma senza perdere di vista ciò che di bello abbiamo e soprattutto chi siamo, altrimenti si rischia di non vivere pienamente la nostra attuale realtà, la nostra vita, facile o difficile che sia, ma solo ed esclusivamente nostra!
Non so se sono riuscita ad esprimere al meglio il mio pensiero, anzi se non sono stata chiara o se qualcuno non è d'accordo o la pensa diversamente è liberissimo di dirlo, mi farebbe piacere, perché nel mio blog mi piace trattare ogni tanto anche argomenti un pò più "profondi"...
Chissà magari tra 100 anni, i nostri pronipoti, invidieranno, sogneranno ed emuleranno le nostre case, i nostri stili, le nostre vite.....
Buona settimana
Sesè
Cara Sesè ,anch'io stamani mi sono lasciata andare alle sensazioni. Ho letto attentamente il tuo post, e mi sento di dirti che le persone più felici non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; solo sono riuscite a trarne il meglio dalle cose capitate sul loro cammino. Un bacio Ornella
RispondiEliminaE chi lo puoò dire! Meglio adesso, 100 anni fa o un domani? Un abbraccio.
RispondiEliminaciao sesè, un'ottima riflessione e condivido il pensiero di ornella...non sempre le grandi cose aiutano a stare meglio, secondo me, bisogna cogliere la serenità anche nelle nostre piccole quotidianità, nelle piccole soddisfazioni o in un semplice sorriso di un amico, di nostro figlio o del nostro amore....ringraziare sempre il Signore di ciò che si ha e goderne.. lory
RispondiEliminaMa che bello,Sese'..mi sento molto in sintonia con la tua riflessione..non so come sarebbe stato ne'come sara',ma so come e'! E va bene cosi!
RispondiEliminaPs anche io vado a cavallo,da sempre!
Baci.
Laura@RicevereconStile
è bello vivere nelle comodità ma a volte le atmosfere dei tempi passati ci suggeriscono vite in cui tutto era più intenso e più vero.. o almeno così ci sembra e allora ci piace pensare di vestire come Ava Gardner e Katherine Hepburn per un giorno, e vivere in un mondo dove tutto va più lento, le donne sono naturalmente eleganti e femminili e gli uomini tanto galanti. Ma poi penso a internet, alla tv, ai treni ad alta velocità, alle possibilità di oggi e dico.. meglio!
RispondiEliminaSesè...sei proprio una sognatrice
RispondiEliminacome me.E' vero bisognerebbe accontentarsi per quel che si ha!
Ma poi si vuole qualcosina in più
e si ricomincia a sognare,penso sia
il corso naturale delle cose.
Sesè mi puoi mandare il tuo indirizzo
mail, che ti rispondo su quel che mi
hai chiesto?
Intanto ti abbraccio
°SUSY°